27 Set 2019

Allplan - I vantaggi del formato IFC

La diffusione della metodologia di progettazione BIM, oramai uno standard non solo conosciuto, ma persino richiesto a livello legislativo in molti paesi, ha portato a valore la metodologia della cooperazione multidisciplinare fra i diversi professionisti coinvolti nella realizzazione del progetto. Questo approccio metodologico richiede un linguaggio comune per consentire alle varie parti in causa di condividere informazioni.

Tutte le soluzioni di progettazione BIM utilizzano formati proprietari: come rendere possibile lo scambio di informazioni essenziali fra piattaforme diverse? Una prima parziale risposta era stata fornita già nel 1995 con la “International Alliance for Interoperability” (IAI), quando ancora non si parlava di BIM. I software di progettazione CAD in uso allora, che includevano la modellazione 2D e poi 3D, hanno sempre registrato una perdita rilevante della quantità (e della qualità) di dato passata fra un progettista e l’altro. Per questo motivo è stato sviluppato un formato dati neutro, l’IFC, che consente uno scambio dati più efficiente nelle fasi di design della struttura, degli impianti, persino nella gestione dei dati relativi alle gare d’appalto.

IFC, l’Esperanto della progettazione edilizia

Con l’adozione del formato IFC l’interoperabilità fra settori e competenze diversi, è diventata una realtà. L’efficienza apportata alla progettazione nel suo complesso, in seguito all’adozione di questo “linguaggio comune e universale”, di questo Esperanto della progettazione edilizia, è una delle molle che hanno spinto la diffusione del modello di progettazione in BIM.

IFC è sia un modello dei dati che un formato di file aperto. Il formato IFC consente agli operatori del settore delle costruzioni di condividere i dati indipendentemente da quale applicazione software utilizzano per realizzare il loro lavoro. Inoltre tramite IFC è possibile realizzare una continuità temporale dei dati che, relativi a una certa fase del ciclo di vita dell'edificio, possono essere utilizzati per la fase successiva, senza doverli riscrivere, adattare, tradurre per essere compatibili con le interfacce di importazione in uso e senza dover installare plug-in proprietari per la gestione.

IFC è probabilmente l'elemento principale della metolodogia BIM, il pilastro su cui si fonda la progettazione collaborativa. Non ha praticamente alternative se non nei formati proprietari.

Ma i vantaggi derivanti dall’adozione del formato IFC non si esauriscono alla possibilità di gestione multipiattaforma.

Efficienza e velocità di trasferimento

Grazie alla possibilità offerta dalla progettazione in BIM di parcellizzare accessi a seconda della seniority e delle competenze del professionista coinvolto, il formato IFC offre indubbi vantaggi di velocità e praticità di trasferimento.

Parcelizzare accessi e permessi d’accesso consente di trasferire al professionista coinvolto meno dati (ovvero solo quelli che lo riguardano per la sua sfera di competenza). Meno dati da trasferire (in un formato aperto e competibile) significa più velocità e qualità nella ricezione degli stessi.

Una volta ricevuti i dati in formato IFC, anche la loro elaborazione da parte dell’interfaccia del destinatario, si rivela un’operazione più veloce, semplice e priva di errori o di perdita di dato.

Coinvolgere il singolo professionista esclusivamente sulla sua area di competenza è inoltre garanzia di un controllo più accurato, più facilmente in grado di rilevare errori, discrepanze e derive dal progetto originale. Anche in questo caso disporre dei dati in un formato aperto e compatibile con ogni interfaccia in uso, consente al professionista coinvolto una verifica più scrupolosa, precisa ed efficiente della qualità del progetto.

BCF - Cooperare in un unico ambiente

Il BCF, BIM Collaboration Format, è il veicolo digitale di comunicazione dei professionisti coinvolti nella progettazione BIM. Al suo interno sono contenute le richieste di modifica o le segnalazioni di problemi rilevati sul modello di una singola disciplina o sul modello federato di diverse discipline, quali ad esempio interferenze fra diversi elementi costruttivi o di impianto.

Con il BCF il BIM Coordinator o il BIM Manager hanno a disposizione un formato aperto di comunicazione, che consente di contestualizzate le richieste e segnalazioni agli oggetti del modello stesso. Tutti i professionisti che si affacciano a questa agorà della progettazione ricevono puntuale notifica delle modifiche e delle verifiche richieste alla loro parte di competenza.

Al BIM manager rimane in capo la responsabilità di coordinare il modello BIM federato: in questo il formato IFC è un supporto insostituibile in quanto consente di tradurre in un linguaggio comune apporti progettuali sviluppati magari su piattaforme diverse.

IFC è uno dei valori aggiunti connessi alla progettazione BIM, poiché traduce (letteralmente) in un linguaggio comune l’apporto, l’esperienza e la competenza di professionisti diversi, inserendo nel flusso della progettazione anche una flessibilità (legata alla possibilità di operare da piattaforme diverse) senza che questo infici qualità e completezza dei dati e delle informazioni condivise e trasferite.

 

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Contatti per la stampa

ALLPLAN Italia S.r.l.

Michele Raus

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