22 Set 2019

Ecco perché è vantaggioso progettare in 3D

La progettazione digitale è ormai un dato di fatto nel mondo dell’architettura e dell’ingegneria. Offre numerosi vantaggi incrementando qualità del risultato finale, efficienza del processo creativo, garantendo economie che si riverberano dallo studio incaricato fino al committente e a cascata alla comunità coinvolta dall’opera. La digitalizzazione dei processi, che coinvolge ormai un numero sempre maggiore di settori professionali, ha rappresentato una vera e propria rivoluzione copernicana per il mondo dell’architettura e dell’ingegneria. I software CAD hanno infatti sostituito gran parte delle prassi consolidate negli studi di architettura spingendo i professionisti a modificare approccio, metodo di lavoro e set di strumenti.

Eppure – nonostante i vantaggi della progettazione digitale si siano rivelati in tutta la loro evidenza nel corso degli anni – molti professionisti sono restii ad accogliere gli ulteriori vantaggi che la progettazione assistita da computer può offrire. In particolare molti studi non sono ancora pronti ad accogliere i vantaggi che i software di modellazione 3D offrono, ed è proprio il 3D la chiave di volta del prossimo salto evolutivo della progettazione.

Maggiore competitività: dalla condivisione del dato alla modellazione 3D

I software CAD offrono velocità, rapidità nell’esecuzione del disegno e nelle fasi di editing. Ma è tutto qui? No. Esplorare le possibilità offerte dal 3D significa aprirsi ad una serie di vantaggi e alla possibilità di essere competitivi ed efficienti. Alcuni esempi di ciò che permette la progettazione in 3D:

  • creare modelli completi da condividere con la committenza, dotati di texture e dettagli di altissima definizione
  • includere nel progetto piani e livelli, impiantistica, metadati relativi alle varie parti della struttura
  • condividere dati progettuali fra i collaboratori coinvolti

In breve i 3D modeling software offrono opportunità inedite nei confronti di un progetto. Per gli architetti, ad esempio, i vani e le relative dimensioni sono verificati direttamente in 3D, evidenziando quindi eventuali errori nel dimensionamento. È possibile simulare il percorso del sole e delle ombre, integrando nel progetto un’attenzione per il benessere interno che prima non era possibile definire così in dettaglio. Oppure arredare gli ambienti interni e sperimentarne immediatamente il risultato in termini di ingombro, vivibilità, ergonomia. Le dimensioni e le proporzioni sono più facili da comprendere in termini di volume e le decisioni a favore o contro una scelta progettuale vengono quindi notevolmente semplificate. Per gli ingegneri i vantaggi si ripercuotono su tutta la fase di progettazione strutturale. I tool contenuti nei software di analisi strutturale permettono una gestione efficiente delle integrazioni e delle modifiche al modello. Questo è particolarmente evidente nel civil design relativo a ponti, infrastrutture, telai e impianti.

Dati più completi

Progettare tridimensionalmente attraverso software per la modellazione e ricostruzione 3D permette di ottenere un’elevata completezza del dato: piani, sezioni, quote e misure, vengono incluse nel progetto e – in caso di modifiche – vengono trasportate sui vari piani aggiornando il modello. I modelli in 3D permettono inoltre di offrire, sia uno sguardo d’insieme sul progetto (persino inserito nel suo contesto urbano o naturale) che un dettaglio sui singoli piani o sezioni. Dal generale al particolare la modellazione 3D offre più ricchezza di informazione.

Aggiornare in tempo reale e azzerare gli errori

Un altro dei vantaggi portati dalla progettazione digitale in 3D è la possibilità di aggiornare in tempo reale il modello architettonico e strutturale permettendo ai singoli professionisti coinvolti di lavorare sempre sul medesimo livello di aggiornamento. Ogni modifica o integrazione viene ribaltata immediatamente sul modello complessivo. E questo produce due vantaggi enormi:

  • ridurre i tempi di produzione del modello: nel metodo di lavoro 2D ogni modifica deve essere aggiornata manualmente in ogni prospetto e sezione.
  • Evidenziare immediatamente derive ed errori.

Dal 3D al BIM, il prossimo passo

La progettazione 3D è prodromica di quello che è il vero orizzonte entro cui deve muoversi la sfida professionale dei progettisti nei prossimi anni: il passaggio al BIM, ovvero ad un ambiente di lavoro in cloud basato sulla condivisione, sulla trasparenza, sulla collaboratività. 

Il BIM – che è ormai un prerequisito di legge per partecipare a gare pubbliche e appalti in molti paesi europei – è in grado di garantire maggiore efficienza e produttività per tutti i livelli coinvolti nella realizzazione di un’opera, dal progettista alla comunità. Si tratta di sfruttare fino in fondo i benefici che è in grado di offrire accogliendo il cambiamento nel metodo di lavoro e negli strumenti da utilizzare. 

Per saperne di più scarica il nostro white paper: 5 buoni motivi per cui gli architetti dovrebbero progettare in 3d


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Michele Raus

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